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La carbossiterapia è un trattamento che impiega anidride carbonica allo stato gassoso, somministrata per
via cutanea e sottocutanea attraverso un ago sottile (30 Gauge) e generata da una specifica apparecchiatura MEDICA che la eroga in maniera controllata per flussi e temperature.
Trova indicazione in:

- insufficienza venosa arti inferiori
- cellulite (Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica o PEFS) e adiposità localizzate
- lassità cutanea (collo, décolleté, interno coscia, braccia, occhiaie)
- acrocianosi e fenomeo di Raynaud

- psoriasi
- cicatrici
- ringiovanimento vaginale.

Le sue applicazioni in medicina iniziano già negli anni Trenta in Francia e da allora la metodica e i campi di
trattamento si sono evoluti. Si tratta innanzitutto di una procedura sicura, atossica, che deve essere evitata
solo in caso di insufficienza d’organo (cardiaca, renale, respiratoria o situazioni di tromboembolia).
Gli effetti collaterali, se esistono, sono sempre LOCALI (edema transitorio, fastidio nella zona trattata
rossore ed ecchimosi) e TRANSITORI.
Può essere sfruttata sia in campo prettamente medico che estetico. Nasce infatti come terapia per disordini
VASCOLARI, per cui viene utilizzata nel fenomeno di Raynaud, nella sindrome di Buerger,
nell’INSUFFICIENZA VENOSA E LINFATICA e in tutte le patologie connesse a MICROANGIOPATIA (disfunzione
erettile, neuropatia e vasculopatia). Infatti il primo risvolto estetico è stato il trattamento di cellulite e
adiposità localizzate, con riduzione dello spessore del pannicolo sottocutaneo (con lisi delle cellule del
tessuto adiposo) ma anche dei setti fibrosi, e una migliore circolazione con conseguente minor visibilità
dell’effetto a buccia d’arancia.
Dal punto di vista dermatologico/medico estetico l’aumentata perfusione e ossigenazione dei tessuti si
traduce di molteplici effetti.
Nel trattamento di rughe, atrofia e lassità cutanea e di cicatrici e smagliature abbiamo un importante
stimolo di derma ed epidermide, con aumento del numero e dello spessore delle fibre collagene e della
matrice dermica. Per cui possiamo trattare le rughe del viso (contorno, zampe di gallina e codice a barra),
ma anche di collo e décolleté; possiamo anche schiarire le iperpigmentazioni periorbitarie e in particolare il
colorito bluastro delle occhiaie.
È utile nel migliorare l’aspetto, la profondità e la "texture" di tutte le cicatrici, anche quelle post-acneiche, e
delle smagliature.
Proprio l’aumento della vascolarizzazione e il miglioramento dell’ossigenazione dei tessuti sarebbero anche
alla base delle possibili applicazioni in alcuni tipi di alopecia, sia l’alopecia areata che in quella
androgenetica: da molti studi sono evidenti riduzione dei peli distrofici, aumento della densità capillare,
riduzione della miniaturizzazione e aumento della velocità di crescita.
Molto utile è il trattamento delle ulcere croniche, di qualsiasi etiologia, e il trattamento di alcune dermatosi
infiammatorie, quali la psoriasi.
Si tratta di un trattamento che si esegue in genere 1 volta a settimana per cicli di 8-10 sedute.